Sviluppare i servizi del Centro Lavoro Sereno con il sostegno della Regione Toscana

Servizi del centro lavoro sereno

Nel 2018 abbiamo potuto sviluppare i servizi del Centro Lavoro Sereno grazie al sostegno di un finanziamento, seppur modesto, della Regione Toscana.
Ne ha parlato, al convegno “Risposte al disagio lavorativo”, Marika Calcini, giovane psicologa che è venuta ad arricchire il gruppo di professionisti che già collaborano con l’associazione Gli Amici di Daniele.

In occasione del convegno del 16 marzo scorso, la dott.ssa Calcini ha sostituito il dott. Lorenzo Lucidi con slancio generoso, raccontando ciò che l’associazione Gli Amici di Daniel, con il Centro Lavoro Sereno, ha fatto nell’ultimo anno.

“Arrivo proprio da poco nell’associazione. E’ un anno e mezzo che collaboro e, quindi, sto imparando.
Sto imparando non solo a lavorare insieme alle persone ma mi sto formando proprio perché tutti i volontari vengono da un’esperienza che è pluriennale, che non si legge sui libri, all’università, ma si apprende solo con il lavoro sul campo, insieme alle persone.

E, dunque, come si lavora al Centro Lavoro Sereno?

Si lavora stando accanto alle persone, considerando il mobbing come disagio lavorativo profondo, non come un’etichetta che si appone sopra al problema, a quello che sta succedendo, ma accogliendo la persona e guardandola nella sua interezza, accogliendo i vissuti che porta, che vuole e che sente di condividere con difficoltà.
E vi assicuro che non è poca la difficoltà e che c’è coraggio dietro l’esporsi, anche se di fronte a persone che conoscono il tema, anche se in un luogo che si pone come protetto.

Il finanziamento regionale per fare di più e meglio

Quest’anno siamo stati aiutati da un finanziamento della Regione Toscana.
Di conseguenza abbiamo fatto quello che abbiamo sempre fatto con il solo volontariato, ma quest’anno abbiamo potuto fare di più e un po’ meglio rispetto a prima.
Per esempio abbiamo potuto implementare il sito web dell’associazione.
Se avete il piacere di visitarlo, potrete trovare una grafica diversa, potrete trovare sezioni dove ci presentiamo per le attività che facciamo e dove lasciamo alle persone i recapiti per mettersi in contatto con noi.
Nel nuovo sito abbiamo anche aperto un blog dove potete trovare articoli e documenti su ciò che succede, come per esempio gli atti del convegno dello scorso anno e dove pubblicheremo altri articoli sul convegno di quest’anno.

Inoltre, abbiamo portato avanti le attività di sostegno alle persone che si rivolgono a noi.
In particolare abbiamo potuto spendere più ore di lavoro per ogni persona che ci ha contattato.
Vi do alcuni numeri soltanto per rendere l’idea di quanto abbiamo lavorato.
Abbiamo svolto 630 ore di ascolto totali dedicate a 41 persone, di cui 28 donne e 13 uomini.
Rispetto agli anni passati abbiamo osservato che il numero delle donne è aumentato, sta aumentando.
Ve la lascio come informazione: sta a voi fare una riflessione su questo, così non ci dilunghiamo troppo.

Ciò che voglio dire è che, grazie a questo finanziamento, siamo riusciti a fare di più e meglio rispetto a quello che facevamo prima.
E abbiamo potuto dedicare del tempo anche a componenti dei nuclei familiari delle persone che ci hanno contattato. Di questo vi parlerà più nello specifico il dott. Calderaro, perché ci stiamo muovendo per ampliare e potenziare un po’ proprio questo tipo di attività del Centro Lavoro Sereno.

Antonello

Lascerei la parola ad Antonello Calderaro e vi porto i saluti di Lorenzo Lucidi che sto sostituendo con un po’ di dispiacere per lui, perché sta male, e con un po’ di piacere per aver partecipato un po’ più attivamente a questo convegno.


La nostra missione

Tra l’altro è proprio questo che cerchiamo di fare nel nostro Centro di ascolto:  far recuperare alla persona un senso di partecipazione attiva all’interno dei contesti nei quali vive, o si sente costretto a vivere, perché, anche se è difficile, malgrado tutto il malessere che si vive, si può sempre fare qualcosa.
Questo è quello che cerchiamo sempre di mantenere vivo nel contatto con le persone che assistiamo.

Il gruppo di sostegno psicologico

Devo aggiungere che il dott. Lucidi ha avuto un ruolo particolare quest’anno perché ha tenuto da solo le attività di gruppo che negli anni precedenti avevano una doppia conduzione.

Sono stati svolti otto incontri della durata di 2 ore e i partecipanti sono stati 7.
Oltre ai percorsi individuali, nei quali orientiamo le persone a trovare una soluzione rispetto al problema e alla situazione che stanno vivendo, quella del gruppo di sostegno psicologico è un’ulteriore attività: si tratta di condividere, tra le persone che se la sentono di farlo, i propri vissuti e le proprie esperienze in modo da poter individuare, grazie al gruppo come risorsa, le strategie per venirne fuori e trovare un po’ più di benessere con quello che si ha, facendo tesoro delle risorse e delle competenze che si hanno.

Con questo vi ringrazio e passo la parola al dott. Calderaro.

 

Testo a cura di Nunzia Pandoli

 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.